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I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità.
Il Museo di Roma ospita una serie di mostre dedicate alla scoperta di fenomeni e autori dell’arte italiana del XXI secolo.
Il progetto costituisce il secondo capitolo (dopo la mostra La Roma dei Re 2018) del grande ciclo Il Racconto dell’Archeologia, basato principalmente sulle collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Sovrintendenza.
Dal 7 aprile la mostra si arricchisce di nuovi contenuti multimediali.
Prima mostra monografica della fotografa non professionista Peggy Kleiber: un grande patrimonio iconografico ritrovato in due valigie contenenti circa 15.000 fotografie realizzate dal 1959 agli inizi anni Novanta e provenienti dal suo archivio.
Mostra a cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni.
Esposizione alla GAM in collaborazione con Ministero della Cultura - Istituto Centrale per il Restauro e Fondazione Venanzo Crocetti.
Mostra a cura di Alessandra Cappella, Claudio Crescentini, Flavia Pesci, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta.
La mostra presenta venticinque ritratti in gesso di Pietro Tenerani, uno dei più significativi scultori dell’Ottocento italiano, riletti da Luigi Spina, grande interprete della fotografia d’arte contemporanea.
In esposizione due inedite teste-ritratto dell’imperatore Augusto scoperte recentemente durante le indagini archeologiche condotte a Roma e a Isernia.
Nella sede espositiva di Villa Caffarelli, un viaggio, anche virtuale, nelle atmosfere e nei sistemi di illuminazione del mondo antico attraverso oltre 180 reperti originali in bronzo dalle città vesuviane e da Roma.
Mostra dedicata a Philippe Halsman, tra i più originali ed enigmatici ritrattisti del Novecento.
Due opere ambientali che mettono in dialogo le materie utilizzate dai due artisti con lo spazio architettonico tardo-cinquecentesco del museo.
Dal 7 settembre nella Pinacoteca dei Musei Capitolini, grazie al prestito delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, la grande tela è esposta accanto ai dipinti del figlio, Domenico Tintoretto, e di altri maestri di scuola veneta.
Barbara Doser e Hofstetter Kurt delineano un affascinante percorso espositivo costellato da video, installazioni, stampe di immagini, proiezioni e sculture, il cui filo conduttore è l'intreccio e la simultaneità degli opposti.
Uno straordinario spaccato della vita culturale a Roma e a Milano, tra gli anni Sessanta e Ottanta, ricostruito attraverso la collaborazione fra Giorgio Manganelli, uno dei maggiori scrittori del Novecento, e undici artisti del suo tempo (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Carol Rama, Toti Scialoja, Gastone Novelli, Achille Perilli, Franco Nonnis, Gianfranco Baruchello, Giovanna Sandri, Giosetta Fioroni e Luigi Serafini)
Lo sguardo sui Siti Patrimonio Mondiale di Michele Spadafora in mostra al museo.
Curata da Matthias Harder e Denis Curti, l’esposizione, nata in accordo con la Newton Foundation, l’esposizione, attraverso circa 250 fotografie, riviste e documenti racconta con un nuovo sguardo l’unicità, lo stile e il lato provocatorio del fotografo, che si descriveva con queste parole: «Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere».
Il "fondo oro" nelle opere di artisti italiani contemporanei.
In esposizione nell’Esedra del Marco Aurelio la mano del colosso bronzeo di Costantino dei Musei Capitolini ricomposta con il frammento del dito in bronzo, coincidente con le due falangi superiori di un indice, proveniente dal Museo del Louvre, grazie alla generosa disponibilità del suo Presidente-Direttore Jean-Luc Martinez. La mano è esposta insieme agli altri bronzi, già in Laterano, donati al Popolo Romano da papa Sisto IV nel 1471.